Gli italiani e l’inglese: odio e amore

I risultati di uno studio condotto da goFLUENT Italia: il 60% degli italiani considera la propria conoscenza dell’inglese scarsa o appena sufficiente, il 67% si sente impacciato nel parlarlo, l’80% vorrebbe impararlo o migliorarlo.

Milano, 1 dicembre 2010 – Gli italiani e l’inglese? Un rapporto controverso! È quanto risulta da un’indagine sul livello di diffusione e conoscenza dell’inglese nel nostro Paese promossa e condotta da goFLUENT Italia, filiale del Gruppo leader mondiale nell’offerta di corsi d’inglese a distanza.

Infatti, pur denotando una situazione non brillante circa la padronanza attuale dell’inglese, i risultati evidenziano anche il desiderio espresso dalla maggioranza degli intervistati di migliorare il proprio livello di conoscenza della lingua.

Lo studio è basato su un campione d’indagine formato da 1500 persone, rappresentative di differenti fasce di età e attività professionali, coinvolte attraverso un questionario erogato online tramite una piattaforma web.

I risultati
Il 60% degli intervistati ritiene il proprio livello di conoscenza della lingua inglese scarso (27%) o appena sufficiente (33%). Negli altri casi gli interpellati si attribuiscono in larga misura, al 32%, un livello di conoscenza buono, mentre l’8% ritiene di padroneggiare l’inglese in modo ottimo.

In particolare, il 64% del campione dichiara di non aver mai studiato o di aver appena approcciato la lingua inglese. La maggior parte di essi (38%) segnala come causa di questa “disaffezione” l’assenza della lingua inglese dai propri programmi di studio presenti o passati; il 34%, invece, non considera rilevante la conoscenza dell’inglese per il proprio lavoro o stile di vita. Nell’ultimo caso (28%), l’inglese è stato scartato o a vantaggio di altre lingue o per pura mancanza di gradimento (“non mi piace”).

Non mancano rammarichi di vario tipo, dal momento che addirittura l’88% del campione dichiara di rimpiangere la conoscenza non adeguata dell’inglese per ragioni che vanno dall’incapacità di comunicare all’estero (51%) all’impossibilità di cogliere opportunità professionali (42%), fino, semplicemente, al non poter conoscere ragazzi o ragazze di altri Paesi (7%).

Sarà per questo, pertanto, che un’ampia maggioranza del campione, pari all’80%, avverte la necessità di imparare l’inglese o di migliorare l’attuale livello di conoscenza. Molto probabilmente anche per far fronte alla sensazione d’impaccio che il 67% degli intervistati dichiara di provare nelle occasioni in cui deve parlarlo.

Ma quante volte capita di dover usare l’inglese? Spesso o molto spesso per il 43% del campione, ma molto poco (48%) o mai (8%) per la parte rimanente.
Gli italiani usano l’inglese soprattutto quando viaggiano all’estero (48%) ma una larga fetta (38%) lo usa prevalentemente per ragioni di lavoro. L’inglese viene usato più in forma parlata (40%) che scritta (35%), con il rimanente 25% che lo usa in ugual misura.

L’85% del campione, infine, dichiara il proprio gradimento per un corso di inglese a distanza, da seguire via Internet o telefono senza vincoli di date e orari.